Come si corregge il gusto

Poichè il primo scopo delle preparazioni a base di ” erbe ” destinate ad essere prese per bocca è quello di riuscire confortevoli occorre in alcuni casi correggerne il gusto. I veri cultori delle ” erbe ” provano soddisfazione a consumarle, diciamo, allo stato ” grezzo “, senza zucchero od altro. Altri, che sentiranno maggiormente l’esigenza di bere un prodotto più gradevole, possono ricorrere a un dolcificante: miele, zucchero, saccarina ecc.

Il miele, ricco di zuccheri e di principi naturali derivanti dai pollini, si sposa perfettamente con tutti i preparati a base di erbe, meglio ancora con quelli specificatamente emollienti e decongestionanti. Zucchero raffinato, mannite e zucchero di latte, specialmente quest’ultimo in pozioni destinate a rinfrescare o a regolare l’intestino, possono essere usati a piacere; adatto è anche l’uso di zucchero grezzo e di sciroppo d’acero. Chi ha problemi di linea o di iperglicemia può ricorrere alle compresse di saccarina o ad altri dolcificanti più idonei.

Anche la liquirizia, aggiunta sotto forma di radice sminuzzata, di succo in piccoli pezzi o di estratto, è utile per coprire i gusti troppo amari, troppo intensi e prolungati. Per migliorare soprattutto gli aromi e mascherare odori sgradevoli si possono impiegare piccole quantità di menta, anice, timo, salvia, rosmarino, cannella, chiodi di garofano, bacelli di vaniglia, scorze di agrumi fresche o secche. È utile tenere conto, facendo queste aggiunte, dell’attività di queste droghe, conciliandole appena possibile con quelle della preparazione fondamentale.

Per esempio una pozione emolliente a base di altea verrà migliorata dall’aggiunta di liquirizia che ha una analoga attività. Molti preparati di erbe sono particolarmente gradevoli se usati sotto forma di tisana, cioè infusi o decotti molto più diluiti della norma, la cui caratteristica è quella di essere ben accetti al palato, rimanendo salutari.

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