di Arfeli Chiazza Giannone Vaccaro autori.
Manzoni trovò un manoscritto. Noi siamo stati più fortunati e abbiamo trovato alcuni diari compilati da più persone, segnatamente donne, innamorate della scrittura e desiderose di memorizzare il loro vissuto quotidiano e la loro esperienza di vita per trasmetterli a figli e nipoti. E’ ai nipoti, ai giovani odierni, che abbiamo pensato accingendoci a redigere questo “documento”, queste “Impressioni della memoria”. Sono tanti i giovani che si fanno apprezzare per doti intellettive, voglia di fare, generosità e altruismo, serietà, attenzione ai problemi sociali, sono bravi e diligenti a scuola e domani, certamente, governeranno questo sconquassato nostro mondo di plastica; ma… Ma la moltitudine giovanile ci appare svuotata, senza spina dorsale, facilona e facilista, senza ideali consolidati o valori e scambia la virtualità (elettronica) con la realtà, con la vita di ogni giorno. Ragazzi che non sanno più sognare, che non si pongono obiettivi o mete da raggiungere, deresponsabilizzati, convinti che tutto sia loro dovuto o legato all’indice che comanda il tablet. No, la vita non è fatta solo di desideri che qualcuno deve realizzare per te; essa richiede sacrifici, impegno, rinunce. Il benessere di cui oggi tutti godiamo non è frutto del caso; le generazioni precedenti lo hanno conquistato gradualmente, sacrificando tempo, sonno, festività, lavorando più del necessario etc. Le generazioni precedenti l’attuale avevano nulla o ben poco; quel che abbiamo tutti oggi l’hanno conquistato negli anni; a poco a poco, visto che è stato graduale, si sono abituati agli agi e di certi oggetti sicuramente saprebbero fare a meno o privarsene senza rimpianti. Cosa accadrebbe a questi giovani se dovesse mancare il telefonino? Drammatico!!! Di proposito abbiamo utilizzato un linguaggio diaristico, confidenziale, dal tono soft per essere più immediati e invogliare alla lettura, convinti che gli argomenti proposti “tirano”; certamente non 10 hanno la dovuta scientificità che le autrici dei Diari non possedevano e perché la descrizione non sarebbe apparsa spontanea, confidenziale; e poi… per chi ama la trattazione meticolosa, scientifica di mestieri, tradizioni, lavori, cicli vari esistono testi diversi atti alla consultazione e all’approfondimento. Ad essi, chi lo desidera, può attingere e, se lo farà dopo averci letto, per noi sarà motivo di orgoglio: vorrà dire che questo lavoro andava compilato e proposto. L’auspicio è che chi legge ripercorra mentalmente il suo vissuto e integri, al ricordo, il nostro lavoro mentre ne parla a figli e nipoti. Noi abbiamo semplicemente tentato di offrire un’ancora, un recupero della memoria che affonda, per i ciancianesi, le sue radici nello zolfo e nella terra; stiamo tentando di avvicinare i giovani ai valori dei loro nonni, ancora insostituibili in questa società dell’effimero, dell’usa e getta senza motivo. E, per tornare al Manzoni col quale abbiamo aperto, “ai posteri l’ardua sentenza” e scusateci ma…l’abbiamo fatto apposta! Eugenio Giannone
Per avere il libro:
https://www.amazon.it/IMPRESSIONI-DELLA-MEMORIA-quotidiana-raccontata/dp/B0C7JCW6LK/ref=sr_1_2?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=AMPNZZ3GZG0W&isTryState=1&keywords=impressioni+della+memoria&nodeID=26240513031&psd=1&qid=1687021996&s=prime-wardrobe&sprefix=impressioni+della+memoria%2Cprime-wardrobe%2C242&sr=1-2
