Lo stemma araldico di Villa Chincana.
Carissimo Amico, il prestigioso riconoscimento di Villachincana come 1° salotto culturale di questa tipologia in Sicilia, la costante attenzione degli operatori del settore, le continue attestazioni di stima , l’interesse crescente dei cibernauti, indotti all’approfondimento, depongono ulteriormente a favore della tua serietà e lungimiranza.
Hai fatto un capolavoro!
Giustamente Pietro ARFELI, da quel grande e sensibile artista qual è, ha pensato di nobilitare il sito con uno stemma araldico, come effettivamente si addice ad un Princeps.
Due belle teste “matte”, la tua e quella di Pietro; matte come quelle di tutti gli artisti, geniali, che hanno la vena pazza; guai, però, se così non fosse: sarebbero risucchiati nell’anonimato collettivo.
I pazzi aprono le strade, i saggi “navigatori” le percorrono.
Lo Stemma mi piace e provo a descriverlo, più che agli altri, per me.
Uno scudo, come tanti altri, dovrebbe dire poco, se non agli appassionati di araldica; ma questo ha qualcosa di particolare: è rivestito d’un panno (rosso damascato) che dà subito l’idea del salotto. Molto interessante la pergamena trasversale che lo attraversa e su cui spicca la scritta Villa Chincana: sa di artistico, di teatro e viene addolcita dai rametti di alloro quasi vitreo, che ammorbidisce il verde della fascia. Interessante, poi, il libro, a rappresentare tutte le arti presenti nel tuo-nostro Salotto. Chi legge sa che il libro è alla base di ogni conoscenza, della sapienza, di tutte le Muse. E infine la corona a dare senso di compiutezza alla creazione. Complimenti a chi lo ha ideato e realizzato, a Pietro, autentico maestro. E complimenti anche a Te: ci voleva una buona dose di coraggio e incoscienza per intraprendere un’avventura come quella di Villachincana.it. Per dirla alla paesana: Prosita!
Ad majora,
Eugenio Giannone