Due grandi tragedie minerarie: Cozzo Disi e Marcinelle- una storia di fatica, sfruttamento e morte – di Piercarlo Musso

Martedì 24 maggio 2016 il Centro Studi Cultura e Società di Torino ha voluto ricordare, con una mostra ed un reading poetico-letterario, due grandi tragedie minerarie: Cozzo Disi e Marcinelle. Cozzo Disi e Marcinelle sono sinonimo di zolfo e carbone e testimoniano una storia di fatica, sfruttamento e morte.    

Abbiamo raccontato la dura vita di quei bambini, donne e uomini che hanno lavorato in quelle bolge infernali che erano le minierefacendo nostro l’appello rivolto dai minatori a Pablo Neruda Dovunque vai, parla di questi tormenti, parla fratello, del tuo fratello, che vive là sotto nell’inferno”.  

Alla serata ha dato lustro la partecipazione di eminenti personalità di Cianciana, dalle cui viscere sono state estratte migliaia di tonnellate del biondo minerale, che hanno contribuito in un clima di vera amicizia a sviluppare i temi del reading. 

Un nostro caloroso abbraccio ed un sentito grazie vanno a:  

Santo Alfano: Sindaco di Cianciana,  

Vincenzo Chiazza: scultore, autore del Monumento allo zolfataro di Cianciana, 

Monica Giannone: saggista, autrice, insieme a Eugenio Giannone, di “Non si passa”, 

Dino Vaccaro: pittore e autore delle opere “Carnala” e “Dalla pirrera a Charleroi”

 

PREFAZIONE

Nel sottile filo tra la vita e la morte ci sono le vicende di tante persone che hanno lasciato una traccia nella storia patria; tra queste i bambini, le donne e gli uomini che hanno lavorato in quelle bolge infernali che sono state le miniere; il loro vissuto di minatori, spesso anche emigranti, è una storia triste di miseria, di sfruttamento, di sofferenza, di abbrutimento, di negazione della dignità umana e purtroppo anche di morte.

Il mondo ctonio della miniera, come ricorda Eugenio Giannone, “ha attratto scrittori, drammaturghi, poeti colti e popolari e artisti di vario genere (dalla pittura alla musica, dalla scultura alla macchina da presa, al canto), non lasciando nessuno indifferente”.

Per questa serata di Storia Viva, che intende ricordare due grandi tragedie minerarie avvenute nella zolfara Cozzo Disi (4 Luglio 1916) e nella miniera di carbone di Marcinelle (8 Agosto 1956), si è voluto seguire proprio questa impostazione, individuando quelle poesie, quei dipinti, quei pezzi di narrativa e quelle fotografie che servissero a squarciare quel velo di oblio che è caduto su una realtà che, almeno in Italia, è solo più il retaggio di un passato di duro lavoro, molto spesso invalidante, a volte anche mortale.

Si è cercato di far nostro l’appello che i minatori rivolsero a Pablo Neruda:

… Io sentii una voce che veniva

giù dal fondo stretto del pozzo,

e poi di là vidi spuntare

una creatura senza volto,

una maschera polverosa

di sudore, di sangue e polvere.

E quella mi disse “Dovunque vai

parla di questi tormenti

parla fratello, del tuo fratello,

che vive là sotto nell’inferno”

Da ”Fra i minatori” di Pablo Neruda

 

 

Piercarlo Musso

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