Dalla pirrera a Charleroi

“Dalla Pirrera a Charleroi” omaggio ai minatori ciancianesi

Che Cianciana sia ( ed è sempre stato) un paese di artisti, dove l’Arte spazia in diversi campi, è risaputo. Vi invito a visitare il sito  www.dinoart.altervista.com , Ammirate quest’opera di Dino “Dalla Pirrera a Charleroi” e poi, se avete voglia, leggete questa mia breve nota:
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Dino Vaccaro è sempre stata una persona eclettica. Ecco perché non mi sorprende vederlo nei panni dell’artista dalla pennellata decisa. Ci conosciamo e siamo amici da sempre; ricordo il suo fondamentale contributo creativo per Radio Onda Libera e l’ARCI di Cianciana sin dalla fine degli anni Settanta. 
Dino ha sempre saputo trasformare il gaberiano concetto di idea in pratica sociale, dall’astratto al concreto. E, come in questo caso, sa bene invertire i termini concettuali passando, con successo, dal concreto sociale ad una forma di rappresentazione figurativa. Dalla Pirrera a Charleroi è l’opera di Vaccaro che più mi ha colpito. Noi Ciancianesi lo zolfo l’abbiamo nel sangue (entrambi i miei nonni erano surfarara); chi non ha sentito parlare delle sofferenze dei minatori che si calavano, sovente nudi, per estrarre quel tozzo di pane quotidiano? E, quando a Cianciana le miniere furono chiuse,


molti continuarono a corrodersi i polmoni nelle viscere di un’altra miniera in Belgio, nel distretto minerario di Charleroi. In quest’opera Dino sa rappresentare tutto ciò con gran maestria.

Gaspare D'Angelo

  Gaspare D’Angelo è nato nel 1959 a Cianciana, in Sicilia. Insegna Lingua e Civiltà Inglese all’I.T.I.S. “Paleocapa” (Bergamo) ed è Professore a Contratto di Didattica delle Lingue Straniere Moderne all’Università di Bergamo. Nel 1995 ha vinto il secondo Premio Nazionale di Poesia Dialettale a Sogliano Cavour con la toccante Falcone e le ali. I suoi testi poetici sono stati inseriti in prestigiose antologie -anche scolastiche- come Accordi: Le strutture del testo RCS Scuola Edizioni Sansoni, Firenze 2002 di Dorotea Cotroneo. Ha pubblicato: Edward Bond nella nuova scena inglese, (Prefazione di Salvatore Maiorana) Sintesi 1984; Frammenti di memoria, (Prefazione di Franca Zanetti) Cultura Duemila 1993; Sciogliendo rugiada, (Prefazione di Jacopo Fo); Momenti 1996; All’Ombra delle piazze, (Prefazione di Nuccio Mula); Geraci 2002; Cartoline poetiche, Gruppo Fara, Stabile di Poesia Bergamo 2005, (con una postfazione di Jacopo Fo alla seconda e terza edizione); Numero Zero, Il Sole di Tutti, Febbraio 2006. A futura memoria,(con uno scritto critico di Dario Franchi), Lavorodopo 7, Cgil Bergamo, Settembre 2006.  (Chi desidera ricevere, -gratuitamente, of course-, i vecchi libri on line formato pdf, può scrivere a: evans@unibg.it). Con la moglie Judith A. Evans ha trascritto e tradotto i seminari di comico-terapia di Patch Adams tenuti presso la Libera Università di Alcatraz. Giornalista freelance, è stato redattore di Settegiorni e, per Il Nuovo Giornale di Bergamo, ha scritto articoli sulla scuola, di impegno civile ed ha recensito decine di libri su autori contemporanei. Attualmente è redattore di Bar condicio. Sovente interviene con lettere e commenti sui maggiori quotidiani italiani su problematiche civili, sociali e culturali. Nel Novembre del 2005 ha fondato la piccola casa editrice Il Sole di Tutti (Collana Autori Autoprodotti) e ne è Editore di Collana. E’ componente di giuria in diversi premi letterari. Nella primavera del 2007, coordinerà e presenterà i cinque incontri dei finalisti del Premio Nazionale di Narrativa Bergamo. Non di rado, il megalomane autore -ricordandosi di Altan- si chiede chi sia il mandante di tutte le cazzate che fa. Nato cattolico, senza volerlo, lo battezzano subito per paura di una veloce partenza ma, il piccolo, cambia idea, lo ribattezzano con calma e crescendo si converte all’esuberanza. Da anni partecipa allo stesso seminario di studi sul tema: Era meglio morire da piccoli? senza mai trovare una risposta. Nel 1969 vince il primo premio “Voci Nuove Città di Cianciana” con Un’avventura ma tutti pensano che la giuria sia stata influenzata dal padre. “E’ lui il vero Lucio Battisti” scrisse Red Ronnie, allora pressoché sconosciuto, ma nessuno lo credette. Nel 1975 tenta la carriera di attore drammatico nella parte di Pilato nella Passione di Cristo ma… se ne lava subito le mani. Sebbene questo libro, Scuola, Squola in mutande, sia pieno di idee democratiche e bla bla bla varie, sappia il lettore che l’autore è un vero monarchico. Da una breve indagine lunga duemila anni, è saltato fuori che anche il nonno si chiamava Gaspare, of course, e che il nonno del nonno portava lo stesso nome così come il nonno del nonno del nonno, of course, per arrivare, di corsa, al Gaspare dei tre Re Magi. Si ostina a vivere a Bergamo (luogo che ama in cui è ben inserito) convinto che una legge speciale porterà il mare in quella città. E’ stato tra gli organizzatori della Manifestazione a Ponteranica del 26 settembre 2009 (7.000 presenze) contro la decisone del sindaco leghista di rimuovere la targa dalla biblioteca intestata a Peppino Impastato. Nel mese di marzo del 2010 uscirà con un libro Sulle Mafie edito da Punto Rosso Milano (distribuzione nazionale).  Nella foto il nostro Gaspare alla manifestazione del 26 settembre a  Ponteranica dove il sindaco ha tolto dalla biblioteca  l'intitolazione a Peppino Impastato. Dietro a Gaspare, Giovanni Impastat, il fratello di Peppino: Entrambi hanno  in mano l'agenda rossa fatta sparire subito dopo l'attentato a Paolo  Borsellino. [flickr set=72157624928997567 size=square] Open publication - Free publishing - More terrorismo

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