A TAVOLA NELLA VALPLATANI: CIANCIANA GASTRONOMICA

La “ dieta mediterranea” Più volte si è fatto uso di questo termine che ricorre ormai nel linguaggio quotidiano, speso senza che se ne conosca il senso o il vero significato. Una brevissima premessa può essere utile per condurci alla sua comprensione. Se il modo di alimentarsi che le popolazioni del bacino del Mediterraneo avevano adottato fino all’epoca del boom economico è stato rivalutato ed è tornato in auge come fosse una novità e, per certi versi, una “moda”, lo dobbiamo in particolare allo studioso Angel Keys. Questi, attraverso ricerche condotte per molti anni su diverse popolazioni, aveva riscontrato che le malattie cardio-vascolari avevano un’incidenza minore nelle popolazioni mediterranee che adottavano un’alimentazione “povera” ma sana. Cosa la rendeva sana? In particolare la prevalenza di proteine di origine vegetale ( legumi e cereali ), di carboidrati complessi ( pane e pasta ), di fibre alimentari ( frutta, verdure, ortaggi, legumi ), di grassi vegetali ( olio d’oliva ). Latte, formaggi, uova, carni e pesce rappresentavano una quota modesta dell’alimentazione. Dunque, tali scelte alimentari risultavano corrette e tenevano lontane quelle malattie che imperversavano nei paesi che già avevano conosciuto il “ benessere”. Da qui il termine dieta mediterranea di cui oggi si abusa. Al di là di ogni considerazione superficiale o di comodo, la dieta mediterranea dei nostri nonni può e deve essere adottata come modello e non già come regola. Ciò potrà ulteriormente garantire la prevenzione e la cura di molte patologie che trovano stretta connessione con errori alimentari, piuttosto ricorrenti nella società dei consumi. Dieta equilibrata In considerazione della funzione educativa della famiglia, si ritiene opportuno dare alcuni consigli ai genitori: -abituare i bambini a mangiare giornalmente almeno uno dei cibi appartenenti alle principali classi di alimenti ( cereali e tuberi, legumi, latte e derivati, carne o pesce, uova, ortaggi e frutta); -variare i cibi per evitare pericolose manie alimentari; -distribuire gli alimenti almeno in tre pasti giornalieri; -limitare i dolciumi; -evitare cibi e bevande da fast-food; -mangiare in abbondanza cibi che contengono vitamina D ( latte, uova, pesce ). Questi cenni di buone norme alimentari sembrerebbero difficili da seguire; tuttavia se si fa riferimento alla tipica cultura alimentare di un paese mediterraneo, quale il nostro, ci renderemo conto che realizzare una alimentazione varia e bilanciata è veramente a portata di…bocca. La nostra alimentazione tradizionale non mortifica i sensi, restituisce il piacere di stare a tavola ed ha come obiettivo il benessere del nostro corpo. In tutto il mondo il nostro modello alimentare tradizionale è apprezzato e raccomandato per vivere in buona salute. Per chiudere, una confidenza: i nostri genitori, i nostri nonni non sapevano di fare la dieta mediterranea che, ricordate! è soprattutto uno stile alimentare e di vita. (mp).

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