Campane pie – Emanuele Coniglio

Casa ConiglioElevate nei campanili alti
Voi dominate, bronzee campane,
i tetti delle città
e le colline e piane
dei rusti villaggi.
Campane aeree, solenni, fiere,
nella fede coniate,
il sorgere del dì voi salutate.
Alzato nell’esili guglie,
metallo benedetto,
rilucente al sole come oro,
diffonde a coro sonoro
le divine armonie
della romana Chiesa;
dal celeste cielo a distesa
al mondo della pace,
campane pie, infondono
l’amore l’eteree melodie,
metalliche voci emettono
le rapsodie eterne
della credenza nella potenza
divina, alla coscienza
richiamano gli umani,
quegli umani che sventure
immani donano alla terra feconda,
a tanta terra che di sangue gronda.

Campane dal rintocco cupo,
lento, dalla cadenza rauca;
ritmo di pianto sonoro
uniscono alla doglia, –
la perduta spoglia,
nella scoccata ora
accompagnano del mortale
alla soglia estrema
della dimora santa;
esse rimuovono nel cuore
lo strale dell’età cadente
che dalla morte lambita
si sente rapita;  – rapida,
fugace la vita passa,
procede nell’ultima gita
verso la terrena notte
ove immota soggiace.
Malinconiche e nostalgiche,
le campane, silenziose e gravi
nel rito dell’agonia, lugubri,
rigide e mute pel giudicato reo,
dal popolo fariseo, si credono
perdute; dopo funebre sosta
l’imposta s’apre a festa,
si ridesta l’armonia, libra,
fende l’etere nell’allegria,
campane a stormo al risorto Messia
la sinfonia celeste
vibrano nell’alleluia,
buia notte squarciano e la morta
natura è presto risorta.
Spande l’onda arcana
Nell’aria fluttuante saluto e frenesia,
le sante voci blande
la Pasqua cristiana annunziano
al credente e l’umana gente all’opre,
riverente si scopre alla preghiera.

Campane della sera,
con voi è la preghiera
delle sudate membra stanche
c’oprarono dall’aurora
al tramonto del giorno
che nel vostro suono langue
all’Ave Maria.
Al tocco del battaglio,
Campana santa, benedici
Il sudato travaglio
Che Te saluta Maria;
nel religioso riposo della sera,
grido della campana santa,
al mondo che tace,
dia l’amore del Signore
e all’agitato cuore
la vigoria per le opere di pace.
                              Emanuele Coniglio

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