Storia, testi, iconografia, a cura di Alberto Martino e Fausto De Michele. Con una Presentazione di Werner Helmich, 2010, pp. 540 con figure in bianco/nero e a colori.
STUDIA ERUDITA Cm 17,5 x 25, bross.
Fabrizio Serra editore, Pisa • Roma
Il volume che qui si presenta, miscellaneo, ha il merito, in primo luogo, di svolgere la sua ricerca con un grande rigore scientifico (per quanto riguarda la documentazione sulla ricezione produttiva della Commedia dell’Arte) e in un larghissimo ambito linguistico – quello tedesco (specie austriaco e bavarese), ceco, polacco e ungherese – finora trascurato dalla ricerca internazionale, probabilmente anche a causa della scarsa padronanza delle rispettive lingue nelle loro varietà storiche. È evidente che un tale lavoro poteva essere messo in atto soltanto da un’équipe di specialisti condotta da uno studioso (germanista e comparatista) dal largo orizzonte professionale e dalla lunga esperienza, con la collaborazione di colleghi di diverse discipline. Così sono stati esplorati non soltanto i vecchi studi positivistici, oggi quasi caduti nell’oblio, ma anche una serie importante di nuovi documenti storici di recente scoperti in biblioteche e archivi.
In secondo luogo, ciò che rende questo volume particolarmente ricco e suggestivo è la prospettiva interdisciplinare e intermediale con la quale è concepito. Infatti, hanno partecipato al progetto studiosi della letteratura, del teatro nonché delle arti figurative e decorative, dimostrando che la Commedia dell’Arte è prima di tutto una rappresentazione viva le cui ripercussioni culturali sono molto più ampie di quelle che ci si può aspettare dalle forme letterarie più intime, limitate ad un testo e alla sua muta lettura. Negli abbondanti documenti testuali e nelle numerose illustrazioni che corredano, arricchendola, la presente miscellanea, scopriamo le forze creative di questo genere teatrale in tanti campi diversi: nelle forme del teatro musicale, nella pittura e nella grafica, nelle decorazioni destinate a spazi più o meno rappresentativi. Tutti questi luoghi riflettono in quale misura le compagnie italiane abbiano influenzato nei diversi paesi – oltre alla cultura popolare – anche la vita della Corte e dell’alta borghesia urbana, persino (curiosamente) certi ambiti della vita monastica. L’opera colma quindi una sensibile lacuna negli studi e si propone di rappresentare un punto di riferimento per tutti gli studiosi che s’interessano ai molteplici effetti della Commedia dell’Arte, per i due secoli decisivi dopo la sua nascita, nello spazio plurietnico e plurilingue che costituisce lo sfondo geografico-culturale della Mitteleuropa.
Sommario: Werner Helmich, Presentazione. Alberto Martino, Prefazione. Alberto Martino, Fonti tedesche degli anni 1565-1615 per la storia della Commedia dell’Arte e per la costituzione di un repertorio dei lazzi dello Zanni; Otto G. Schindler, Comici dell’Arte alle Corti austriache degli Asburgo; Adolf Scherl, La Commedia dell’Arte in Boemia; Monika Surma-Gawlowska, La Commedia dell’Arte in Polonia; Fausto De Michele, Andreas Gryphius e la Commedia dell’Arte. Horribilicribrifax Teutsch, tra originalità ed imitazione; Fabrizio Meloni, Il contributo di Molière alla diffusione della Commedia dell’Arte nell’area linguistica tedesca; Otto G. Schindler, Da Arlecchino a Kasperl. Il Basilisco di Bernagasso nei Paesi di lingua tedesca; Alexander Schwarz, Strangers to sorrow. Arlecchino e Eulenspiegel; Alfred Noe, La Commedia dell’Arte nell’opera lirica dei paesi di lingua tedesca; Elisabeth Fritz, Intermedi e Intermezzi (dalle origini fino all’anno 1768, circa); Nicole Schlabach, Prime rappresentazioni della Commedia dell’Arte. La Scala dei Buffoni e il fregio del soffitto dello studiolo del Duca Guglielmo nel Castello di Trausnitz a Landshut; Alfred Noe, Gli affreschi nel Castello di Böhmisch Krumau; Christian Neuhuber, Scene della Commedia dell’Arte usate come decorazione di interni. I rivestimenti delle pareti di J. B. A. Raunacher nel Castello Eggenberg a Graz; Christian Neuhuber, … son dentro belle cose Vill Söne Rarite . . . Riflessi della Commedia dell’Arte nella cultura dell’Ordine benedettino; Margret A. Katritzky, I costumi della Commedia dell’Arte italiana negli alba amicorum tedeschi; Reinhard Jansen, La ricezione della Commedia dell’Arte nelle manifatture di porcellane dei paesi dell’area linguistica tedesca tra il 1710 e il 1780.
Composto in carattere Dante Monotype.
Formato 17,8 x 24,8; Legatura in brossura pesante con copertina in cartone in tondo Magnani blu con impressioni in oro e sovraccoperta in cartoncino Vergatona Magnani avorio con stampa a due colori.